Finanziamento Lazio Innova

Venerdì, 21 Dicembre, 2018

Si comunica che la Regione Lazio ha finanziato il Progetto di ricerca dal titolo:

“Innovazione nell’ identificazione ed enumerazione di batteri e virus patogeni nell’uomo e negli alimenti: trasferimento delle metodologie innovative alle strutture sanitarie, alle industrie farmaceutiche e alimentari operanti nel Lazio” 

Coordinatore: Piera Valenti 

Altri membri del Gruppo di Ricerca Destinatario: Paolo Villari, Anna Teresa Palamara, Maria Pia Conte, Rosa Sessa, Claudio Maria Mastroianni, Maria De Giusti.

Verranno altresì reclutati 4 borsisti e 1 assegnista di ricerca.

 

Il Progetto si propone di fornire procedure innovative e competenze dell’identificazione e caratterizzazione di batteri in biofilm, intracellulari e di virus patogeni presenti nell'uomo e negli alimenti. La formazione di giovani ricercatori ed il trasferimento tecnologico di questi metodi innovativi alle Strutture Sanitarie, alle Industrie farmaceutiche per nuovi farmaci anti-biofilm, anti-intracellulari e antivirali e a Industrie alimentari del Lazio per diminuire il rischio di cibi infetti avrà il vantaggio di promuovere cooperazione/innovazione nel settore sanitario e imprenditoriale.

Finalità del Progetto di Ricerca

Il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive (DSPMI), Università di Roma “La Sapienza”, si propone come un centro di studio e di innovazione per:

- ideare e sviluppare metodi unici e innovativi per l'identificazione e enumerazione di batteri patogeni in biofilm, di batteri intracellulari facoltativi/obbligati e di virus (Sezione di Microbiologia)

- verificare l’affidabilità, la sensibilità e l’applicabilità dei metodi innovativi per migliorare le diagnosi e le terapie di infezioni batteriche e virali (Sezione di Malattie Infettive)

- monitorare il rischio di infezioni associate alla presenza di batteri negli alimenti (Sezione d’ Igiene).

L’esigenza di innovare le procedure diagnostiche nelle infezioni microbiche non facilmente eradicabili è nata dal fatto che a tale gravità non è corrisposto un aumento di tecniche diagnostiche innovative.

Obiettivi del Progetto di Ricerca

Gli obiettivi del Progetto risiedono nell’ideazione e applicazione di metodologie innovative, al momento uniche nello scenario internazionale, come l’uso del BioTimer Assay nell’enumerazione e trattamento di biofilm e l’uso di Odyssey nell’enumerazione ed identificazione di batteri intracellulari e virus (Sezione di Microbiologia), validate dalla Sezione di Malattie Infettive. La Sezione d’Igiene è esperta nella valutazione del rischio di batteri patogeni negli alimenti.

L' obiettivo ulteriore sarà quello di mettere a disposizione le competenze del DSPMI trasferendo metodologie innovative a Strutture Sanitarie, per identificare, enumerare ed eradicare infezioni associate a batteri in biofilm, batteri intracellulari e a virus, e ad Industrie Farmaceutiche per testare nuovi farmaci. La metodologia sulla valutazione del rischio di infezioni da alimenti sarà trasferita ai Dipartimenti ASL e alle Industrie alimentari.

Risultati attesi del Progetto di Ricerca:

  • Creazione e trasferimento a Strutture Sanitarie ed Aziende di metodi innovativi ideati e messi a punto all’interno del DSPMI per migliorare l’affidabilità, la sensibilità, i tempi d’esecuzione ed i costi di alcune metodologie microbiologiche classiche che mostrano dei limiti nell’ identificazione e nella rapida enumerazione di molti agenti patogeni causando ritardi ed errori nella terapia delle infezioni:

i) da batteri in biofilm che colonizzano cateteri, device medici e protesi (sempre più crescenti nella popolazione con aumentata longevità);

iii) da batteri intracellulari facoltativi/obbligati;

iii) da virus.

  • Mettere a punto metodologie e trasferire ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL metodiche migliorate ed affidabili per il monitoraggio e la gestione del rischio d’infezioni negli alimenti: tracciabilità dei cloni infettanti.
  • Trasferire ad Industrie alimentari metodologie gestionali utili a diminuire l’incidenza di infezioni da Listeria monocytogenes causate da prodotti lattiero-caseari.

Inoltre, le metodologie innovative potranno essere mostrate presso i laboratori dimostrativi del DSPMI e, se richiesto, trasferite direttamente ai laboratori delle Strutture Sanitarie, dei Dipartimenti della Prevenzione delle ASL o delle Imprese, dove verranno installate e testate da giovani ricercatori finanziati dal Progetto ed addestrati all’interno di ogni singola unità operativa (UO) del DSPMI.

Descrizione delle attività e delle fasi:

Nel primo bimestre si prevedono le seguenti attività preliminari organizzative (Fase 1):

  • prima riunione delle 5 UO;
  • inizio delle procedure di reclutamento del personale con contratto a tempo determinato finanziato dal Progetto;
  • pubblicizzazione dell’inizio delle attività nel sito web del DSPMI dedicato al Progetto.

Dal secondo trimestre del primo anno al terzo trimestre secondo anno (Fase II):

-        Predisposizione ed applicazione dei protocolli innovativi comparati con le metodologie classiche della batteriologia e della virologia.

-        Applicabilità e validazione dei protocolli innovativi comparata alle metodologie classiche in analisi ex vivo.

Quarto trimestre del primo anno (Fase III):

-        Raccolta dei dati (riunioni interne) e trasferibilità dei risultati (prima conferenza per esterni)

Dal primo trimestre al quarto trimestre del secondo anno (Fase IV):

-        Trasferimento tecnologico

Quarto trimestre del secondo anno (Fase V):

-        Raccolta dei risultati finali e conferenza conclusiva

 

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